Ci sono persone nella vita che incontri per
caso, persone che possono cambiare il senso delle cose.
Avevo solo 27 anni e una laurea in tasca, non
avevo ancora lavoro, dei soldi, l’indipendenza di decidere cosa fare - dove
andare.
Era il 2005 e il Dipartimento di Fisica Nucleare dell’Università degli Studi di Bari (INFN)
festeggiava l'equazione più celebre del mondo: la
Teoria della Relatività di Einstein, teoria che ha rivoluzionato l'immagine
dell'universo.
Per Newton, l'universo era un grande
palcoscenico nel quale lo spazio e il tempo erano due elementi immutabili.
Einstein,
ha cambiato completamente questa visione, dicendo che spazio e tempo sono creati e
'deformati' dalla materia stessa''. Con il linguaggio della matematica Einstein
descriveva la gravità come la curvatura dello spazio-tempo, ossia il modo in
cui la materia 'deforma' lo spazio-tempo e quest'ultimo, a sua volta, determina
il modo in cui la materia può muoversi al suo interno (A.Masiero-INFN).
Mentre il mondo festeggiava la teoria della relatività, io vincevo un concorso di 3 mesi di lavoro presso il Dipartimento Interateneo di Fisica, sezione di Bari (INFN), ; il mio ruolo era contribuire
all’organizzazione sulla mostra dedicate ad Albert Einstein, nei suggestivi locali
della Sala Murat, sita in Piazza del Ferrarese di Bari.
Il Direttore del Dipartimento, era il prof. Franco Romano, che era visto come
una persona burbera, fredda, seria.
‘Franco Romano inizia
nel 1966 la sua attività di ricerca finalizzata allo studio del decadimento semileptonico dei K+ in camera a bolle a
liquidi pesanti. Contribuisce poi a porre le basi per la formazione del
Gruppo di Bari di Fisica del neutrino che, sotto la guida di Sergio Natali,
avrebbe poi svolto per più di un decennio ricerca nel campo della fisica delle
interazioni deboli con camere a bolle giganti, diventando una fucina di giovani
e brillanti ricercatori.
Tra i principali risultati ottenuti la scoperta della Σc+ (barione sigma,
costituito da 3 quark, uno dei quali di tipo “charm”).
Negli anni ’90 e ’00 fa parte del gruppo CMS di Bari, che nel 2012 con ATLAS annuncia al mondo la scoperta del Bosone di Higgs.
È stato, inoltre, promotore del Distretto dell’Informazione Scientifica e Tecnologica, coordinatore nazionale del “Progetto Nowcasting”, responsabile
locale del progetto EEE e fondatore
e direttore del Seminario di Fisica Nucleare
e Subnucleare di Otranto (S.NUZZO-INFN).
Ricordo che quando gli portavo dei
documenti da firmare entravo nel suo ufficio pieno di carte libri e un brivido freddo mi attraversava.
Ma la mia vita e quella di Franco si sono
incrociate.
Ero molto giovane, e stimavo quel Direttore
che si dava sempre da fare per cercare di trovare finanziamenti per la ricerca,
che creava Scuole di Specializzazione e Master per far crescere i suoi
studenti.
Nel 2007 è arrivata finalmente la grande occasione
per me: andare a lavorare a Bruxelles per lo Stage Ufficiale di 5 mesi alla Commissione
Europea;
ero felice.
Durante quei 5 mesi di stage avrei
guadagnato pochi soldi, ma avevo i risparmi messi da parte durante i mesi di lavoro
all’INFN.
Quante volte sono stata delusa dai mille lavori che ho cambiato a
Bari. I mei co.co.co. al Dipartimento di Fisica, gli sforzi di un direttore che
si impegnava affinché la sua Università fosse viva e apprezzata, mi hanno dato
questa opportunità.
Negli anni successivi, la mia vita era Bruxelles,
ma il mio cuore era sempre vicino a quel Direttore che aveva dato vita ai miei
sogni.
Ogni qualvolta trovavo qualcosa che potesse
interessare l’Università, con collaborazioni e finanziamenti europei, il mio primo pensiero
era: lo dico a Franco, perché lui avrà
degli studenti che vogliono realizzare
dei sogni, ed io ero li’ Bruxelles dove gira un flusso di informazioni velocissime
sui finanziamenti europei, contatti, cooperazioni con altri paesi.
Anche l’ultimo colloquio di lavoro a Bruxelles
alla REA (The Research Executive Agency) nel
2011, mi ha permesso di venire a conoscenza di EU funds per la ricerca,
informazioni che ho voluto passare a Franco.
Era super importante dirglielo: erano tutte
le procedure per accedere ai Finanziamenti Europei sulla ricerca. Si trattava
della mia università, di ragazzi come me ,pieni di talento e speranze.
Ricordo ho chiamato Franco e gli ho detto:
Franco, ho le informazioni di cui tu hai bisogno per accedere ai Fondi Europei
sulla Ricerca.
Il nostro patto e la nostra amicizia sono diventate ancora
piu’ forti.
Ricordo che Franco mi ha ringraziata, perché’
lui ha capito che ero diventata come lui. Io difendevo e amavo la mia Università.
Io quasi non ci credevo che lui potesse
avere tanta stima di me. Io ero diventata come lui perché’ ho imparato da lui.
Qualche anno fa, qualcosa nella mia vita professionale
non e’ andata bene. Io ho sentito il bisogno di chiedere aiuto ad una persona
al di sopra delle parti.
Franco come un papà ha accolto la mia sofferenza.
Ma lui soffriva davvero, si era gravemente
ammalato ed io non lo sapevo e non potevo immaginarlo.
Lui e’ stato calmo e come una roccia mi ha
detto: continua a sognare, credi in te, non ti fare affogare dagli altri.
Tu sai quello che vali. Perché vali Magda e me lo hai dimostrato.
Caro franco, ti ho trovato per caso nel mio
cammino. Non ti perdo piu’. Ti ho nel cuore con i tuoi grandi insegnamenti.
Un uomo che ha avuto il potere della
scienza, non lo ha nascosto, lo ha condiviso.
E’ Marzo, e c’è un leggero venticello,
quello che c’era quando la prima volta sono entrata nel tuo ufficio e mi
tremavano le mani.
Ma ora lo so perché’: perché’ tu sei speciale.
Il suo ufficio pieno di libri, il cuore pieno di amore per l'INFN-Bari.
Magda/blogger
29/02/16